All’interno di questa guida procederemo a spiegarvi in maniera facile e chiara come chiudere la partita Iva.
Per molte persone aprire una partita Iva può rivelarsi una scelta necessaria dal momento che chiunque voglia dare inizio ad un’attività lavorativa in piena autonomia è chiamato a farlo.
Tuttavia, può capitare che alcuni decidano di chiuderla; le ragioni alla base di questa decisione possono essere diverse, ma, in linea di massima, possono rientrare in due ipotesi principali: la Partita Iva non è più conveniente o non si riesce più a pagarne le spese di mantenimento; si è conclusa la propria attività improprio e dunque la Partita Iva può anche essere chiusa.
Senza contare, poi, che molto spesso soltanto l’idea di chiudere la partita Iva fa subito pensare ad una pratica lunga e articolata nonché a dei costi eccessivi. Si tratta, ovviamente di opinioni che non trovano conferma nella realtà.
Indice Articolo
Come chiudere la partita IVA: la compilazione dei documenti
Passiamo ora alla procedura vera e propria. Innanzitutto, il titolare di una ditta individuale può decidere di chiudere una partita IVA presentando all’Agenzia delle Entrate il modello AA9.
La chiusura della partita IVA, può essere richiesta dal titolare della ditta e anche dall’Agenzia delle Entrate. Mentre la seconda ne disporrà la chiusura d’ufficio, il primo dovrà avviare la procedura di chiusura stando attento a non superare il limite di 30 giorni dall’evento dal quale è scaturita la cessazione dell’attività individuale, presentando il modello AA9/11 presso gli uffici delle Entrate.
Nello specifico, all’interno della casella n.3 del quadro A andrà inserito il numero di Partita IVA e la relativa data in cui avvenuta la cessazione della propria attività.
La casella in questione, peraltro, dovrà essere barrata dal rappresentante fiscale il quale dovrà essere nominato in ossequio all’art. 17, terzo comma, da un soggetto che non sia residente nel territorio dello Stato nell’ipotesi particolare in cui quest’ultimo intenda assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti in materia IVA direttamente, ai sensi dell’art. 35-ter.
Se si è in presenza di una cessazione di una o più attività e contemporaneamente a un proseguimento di altre attività, deve essere barrata solo e soltanto la casella e, in questo caso, si tratta solo di una variazione di dati.
Per ciò che concerne la presentazione, vi sono diverse modalità da seguire. Se ci si reca presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, il modello AA9 dovrà essere esibito in duplice copia; se si opta per il mezzo postale o raccomandata il modello dovrà essere inviato in unica copia insieme ad una copia del documento di riconoscimento.
In tal caso il giorno di presentazione coinciderà con quello di spedizione; infine, per via telematica per via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. In quest’ultimo caso la data di presentazione coinciderà con quella di ricezione dei dati da parte delle Entrate.
Per ciò che concerne il modello AA7, esso può essere compilato dai soggetti diversi dalle persone fisiche, quali ad esempio, società di capitali, per azioni, SRL, SAS, associazioni, in altre parole, da tutti gli enti sui quali non pende l’obbligo di iscrizione all’interno del Registro delle Imprese o nel Registro delle notizie economiche e amministrative.
Nel caso in questione, al fine di effettuare la cessazione della Partita IVA, i soggetti di cui sopra devono compilare il modello AA7/10 per poi esibirlo in un qualsiasi ufficio entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’attività.
Chiudere P.Iva telematicamente o in delega a Caf e Commercialisti
Anche in questo caso le modalità sono diverse. È necessario munirsi di un unico modello AA7/10 se si sceglie la via telematica collegandosi all’Agenzia delle Entrate o delegando l’azione a caf, patronati o commercialisti e consulenti.
Occorreranno 2 modelli AA7/10 se ci si reca di persona presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Infine, occorre spedire solo un modello AA7/10 tramite servizio postale con raccomandata A/R a qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle Entrate, ricordando di allegare una copia del documento di riconoscimento.
Con riferimento ai costi, essi variano in base all’ evenienza o meno che la ditta individuale sia iscritta al registro delle imprese. Se l’iscrizione è stata effettuata, per la cancellazione è previsto il pagamento della marca da bollo che ammonta 17,50 euro e che andrà effettuato entro il limite dei 30 giorni dalla cessazione dell’attività pena una sanzione di 37 euro.
Se, invece, la ditta individuale non ha effettuato l’iscrizione al registro delle imprese, non è prevista alcuna spesa relativa alla chiusura.
Va peraltro ricordato che per quanto riguarda le modalità di invio dei moduli, qualsiasi sia quella scelta la procedura di chiusura della Partita IVA è gratuita e non implica il pagamento di costi fissi e spese per bolli.
Per coloro che, invece, posseggono una partita Iva inattiva, i costi sono lievemente più gravosi.
Nel caso in cui, infatti, l’Agenzia delle Entrate, venga a conoscenza mediante specifici controlli che il titolare di partita Iva che, nonostante l’obbligo a suo carico, non ha presentato la dichiarazione di cessazione di attività, solleciterà allo stesso a effettuare la cessazione d’ufficio della partita Iva, insieme al pagamento della sanzione che ammonta a 172 euro.
Chiunque riscontrasse valutazioni non corrette o non rispondenti al vero può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle Entrate entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione.
Mentre, invece, l’Agenzia delle Entrate per tutti coloro che adducono motivazioni valide al loro comportamento non solo procederà alla cessazione della partita Iva ma commuterà una penale compresa tra i 516 a 2.065 euro.
Dopo aver effettuato la chiusura della Partita IVA è possibile verificare l’effettiva chiusura grazie ad un servizio posto a disposizione dalla stessa Agenzia delle Entrate sul suo sito. In questo modo, quindi si eviterà che la partita IVA continui ad essere attiva andando incontro a pesanti sanzioni.
Moduli per chiusura della Partita IVA
Come avrete avuto modo di leggere chiudere la Partita IVA è una pratica per nulla articolata. Bisogna solo fare attenzione a compilare nella maniera corretta i relativi moduli.
Senza contare, poi, che i costi della chiusura sono davvero irrisori se si considera la grade pressione fiscale ai quali nel corso del tempo sono statti sottoposti i possessori di Partita IVA.
Qui di seguito sono fornite ulteriori informazioni sulla corretta compilazione del modulo AA9:
Dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA
Di seguito il modulo AA9 da compilare:
Di seguito i link che vi rimanderà al Modello di domanda Fac simile per la variazione/chiusura Partita IVA modello AA7/10 Agenzia delle Entrate: